giovedì 20 marzo 2008

i voti dei cattolici italiani

A chi andranno i voti dei cattolici italiani? In queste elezioni politiche, dai toni alquanto pacati, la vera battaglia da parte dei due schieramenti non si svolge sul campo dei programmi elettorali (perlopiù identici) ma su quello nascosto delle indicazioni di voto da parte della Chiesa. Lo dicono i maggiori analisti di ogni Paese che le “elezioni si perdono o si vincono al centro” e in Italia il centro è uno spazio molto appetibile.

In attesa di assistere ai combattimenti, la Chiesa già prende posizione, sebbene Ruini sostenga che la Santa Sede non faccia alcuna “scelta di schieramento politico o di partito' ma si limita a riproporre agli elettori e ai futuri parlamentari “contenuti irrinunciabili”. E il confine, tra chi spiega cosa sia irrinunciabile e chi scelga liberamente l'irrinunciabilità, è invisibile e difficilmente individuabile.

La Chiesa, con toni tanto sommessi quanto pungenti, non la smette di dare direttive, le impone su ogni cosa; conscia della sua forza di padre spirituale dirotta il libero arbitrio dei propri fedeli, incanalandoli verso vie che potrebbero non essere le loro. Per cui decide: se, come e quando concepirai; se come e quando andrai all'inferno; se come e quando ti sposerai.

Casini, può contare sull'appoggio del Cardinale Ruini che sicuramente da Radio Maria riuscirà a tenere i migliori comizi elettorali, tanto da sbalordire i più accreditati comunicatori del mondo. Non dimentichiamo che la Chiesa fa comunicazione da secoli. Veltroni vive un po' in bilico, sempre pronto a non scontentare nessuno. Da un lato candida Andrea Sarubbi, conduttore di “A sua immagine” e dall'altro lato fa scendere in piazza Umberto Veronesi - un peso due misure -. Berlusconi invece, dopo l'uscita del leader dell'Udc dalle sue grazie, sguinzaglia Giovanardi e la portavoce del Family-day Eugenia Roccella, perché - si legge in una nota del Pdl - ha il senso di sottolineare la centralità nel programma del Pdl della difesa della famiglia e dei temi di biopolitica. Non dimentichiamo che sebbene il Cavaliere e Fini dichiarino di sentirsi a loro agio nel Partito Popolare Europeo, l'entrata dell'ex di Alleanza Nazionale nel Pdl è un po' difficile da digerire, e poi non scordiamoci di Bossi e della sua Lega Padana. Conosciuta ai più per i suoi atteggiamenti “xenofobi e forcaioli” piuttosto che per la loro richiesta di indipendenza di un territorio italiano.

Ritornando al “potere temporale” di Benedetto XVI, la Chiesa cattolica non intende affatto disinteressarsi della politica italiana ragion per cui il numero due della Santa Sede, il Cardinal Bertone, dall'Azerbaigian dov'era in visita, si affretta a dire che al suo ritorno in Italia si “tufferà” nei problemi italiani e “vedrà” se i cattolici stanno emergendo al centro a sinistra o a destra, e se i valori cristiani sono supportati da un vero impegno.

Fitta è la trama della politica italiana, più che mai influenzata dal potere di un piccolo Stato che manipola, con doti empatiche straordinarie, il libero arbitrio degli uomini. Il potere di scelta sembra scomparso. Le elezioni, i programmi presentati, sono un pretesto per mettere alla prova l'elettore-cattolico italiano, diviso tra ciò che gli sembra giusto e ciò che gli dicono giusto. Il 13 e 14 Aprile si scoprirà se gli uccelli sono in grado di volare da soli.


di anna ferrigno
Fonte www.ccsnews.it

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