giovedì 4 dicembre 2008

Fatti un tumore, con Radio Vaticana

I FATTI:
(Articolo preso da La Repubblica, quindi prendiamolo tutti con le molle)

CITTA' DEL VATICANO - «Dichiarazioni inaccettabili, contrarie allo spirito di negoziato» tra Italia e Santa sede. «Scomunica» vaticana per il ministro dell' Ambiente Willer Bordon, che ieri per il secondo giorno consecutivo ha detto che interromperà la fornitura elettrica alla Radio Vaticana se, entro due settimane, l' emittente non abbasserà la potenza di emissione. Contro i propositi di Bordon si schiera il portavoce pontificio Joaquin NavarroValls con un intervento a doppia lettura: di critica per le minacce del ministro e di sostanziale disponibilità verso quanto deciderà la commissione paritetica ItaliaSanta Sede istituita il settembre scorso proprio per risolvere il grave problema delle onde elettromagnetiche degli impianti installati dalla radio pontificia a Santa Maria di Galeria. Onde che, stando ad un' indagine dell' Osservatorio epidemiologico del Lazio, potrebbero essere la causa dell' aumento dei rischi di leucemia per i bambini che vivono nei centri vicini all' emittente. «La Santa Sede e la Radio Vaticana - spiega Navarro - hanno chiesto da tempo un confronto serio e approfondito sulle questioni relative a Santa Maria di Galeria. Sensibile alle preoccupazioni dell' area circostante l' emittente vaticana, la Santa Sede ha avviato col Governo italiano una commissione bilaterale, ritenendola la sede appropriata per discutere tali problemi. Essa è fiduciosa e presta tutta la sua collaborazione affinché i lavori della Commissione, iniziati il 28 settembre 2000, consentano di giungere quanto prima a formulare adeguate risposte». «Sorprende - lamenta il portavoce pontificio - che, mentre la Santa Sede da tempo ha manifestato la propria disponibilità» ad accettare soluzioni concordate «avviando innanzitutto una misurazione congiunta dei campi elettromagnetici prodotti dall' attività della Radio Vaticana in Santa Maria di Galeria, un esponente del Governo italiano diffonda dichiarazioni inaccettabili ai fini della corretta informazione dell' opinione pubblica e prospetti gravi iniziative, contrarie allo spirito del negoziato». «La Santa Sede - dice ancora Navarro - ha a cuore la salute e la serenità delle persone che vivono vicino al centro di trasmissione della Radio Vaticana». A questo proposito, contesta il «modo distorto e ingiustamente negativo» con cui è stato descritto l' atteggiamento dei responsabili della radio. Quanto ai campi elettromagnetici, Navarro ricorda che «la Radio Vaticana si è sempre orientata sulle indicazioni della Icnirp, cioè dell' autorevole commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, e questo molto tempo prima che l' Italia si desse qualsiasi normativa in merito». Va detto che la commissione ItaliaSanta Sede dopo circa 7 mesi dall' insediamento dà l' impressione di non aver fatto granché. E forse proprio per questo, venerdì scorso il sottosegretario vaticano per i rapporti con gli Stati, monsignor Celestino Migliore, ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri italiano, Lamberto Dini. Alla fine del colloquio, dalla Farnesina si è appreso che l' organismo paritetico dovrebbe riunirsi in tempi rapidi e, già in due settimane, potrebbe essere trovata una soluzione. Notizia commentata con «soddisfazione» da padre Federico Lombardi, direttore dei programmi dell' emittente. «Ribadiamo quindi - afferma il responsabile della radio la nostra disponibilità a procedere in modo tempestivo, e speriamo che si giunga a soluzioni soddisfacenti per tutti: popolazione, autorità italiane, Santa Sede e Radio Vaticana». Ancora padre Lombardi, annuncia che «il dimezzamento della potenza trasmessa da una delle antenne più potenti è stato già attuato in via sperimentale dal primo febbraio scorso, e che da diverse settimane i nostri tecnici erano in attesa, come concordato, delle proposte di protocolli di misurazione da parte dei tecnici dei Ministeri delle comunicazioni e dell' Ambiente». - ORAZIO LA ROCCA

CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Si alla leucemia ed ai tumori, No all'eutanasia, a mio parere la chiesa ci vuole Vivi e Malati, non c'è altra spiegazione.

o almeno, visto che sono anni che se ne parla, non mi va di cercarne un'altra.

Nessun commento: