giovedì 5 novembre 2009

IL FATTO:
A partire dal 1929, con la firma dei Patti Lateranensi, lo stato italiano si fa carico della dotazione di acqua per lo Stato Vaticano, in virtù dell’articolo n. 6, che al primo comma dice che:

“L’Italia provvederà, a mezzo degli accordi occorrenti con gli enti interessati alla Città del Vaticano un’adeguata dotazione d’acqua in proprietà”.

L’Italia si fa carico da quindi dei 5 milioni di metri cubi d’acqua consumati in media dallo Stato Pontificio.

La cosa interessante avviene quando ci si accorge che dal momento che nel vaticano entrao 5 milioni di metri cubi d'acqua, da qualche parte dovranno uscire! dove finiscono le acque di scarico del Vativano?

Lo stato vaticano si allaccia all’Acea, la società romana che gestisce le acque reflue, ma non paga le bollette, perché non riconosce la tassazione imposta da enti appartenenti a stati terzi. In soldoni, non riconosce Acea perché è “straniera”.

Quando Acea si quota in borsa nel 1999 si trova a fare fronte nel bilancio a milioni di euro di crediti inesigibili, e ovviamente i soci si trovano in disaccordo con la posizione pontificia. Minacciano quindi di staccare le fognature al Vaticano che da solo è ovviamente impossibilitato a smaltire le proprie scorie.

Ovviamente tutti ci aspettiamo che a questo punto, messi di fronte al fatto compiuto, i rappresentanti dello stato pontificio decidono di rivedere la loro posizione, Ma invece no: il Governo Italiano interviene e pone rimedio alla situazione con la manovra finanziaria (quindi con i soldi degli italiani) stanziando i 44 miliardi di lire di debiti relativi alla fornitura delle acque vaticane.


Da quel momento, la Chiesa avrebbe dovuto farsi carico di una spesa di 4 miliardi di lire annui, ma ovviamente non è andata così.

Lo Stato italiano si trova di nuovo nel 2004 a pagare il conto: tocca alla finanziaria 2005 stanziare 25 milioni di euro subito e altri quattro dal 2005 per dotare il Vaticano di un sistema di acque proprie.

Quindi, sino ad oggi, sono stati regalati allo stato vaticano più di 50 milioni di euro, e altri milioni vengono stanziati ogni anno.



Il Blog di Franca Rame: http://www.francarame.it/?q=node/370
Libero Blog: http://liberoblog.libero.it/attualita/bl2775.phtml
Il Dpcm. 23.4.2004 Gu 9.7.2004 con sui si stanziano 17 milioni di euro.

inoltre sempre dal Dpcm ecco le cifre:

L’importo del contributo compensativo, calcolato con i criteri indicati all’art. 3 per la componente relativa ai costi pregressi sostenuti dal soggetto gestore dei servizi idrici risultante creditore nel periodo dal 1° gennaio 1998 al 31 dicembre 2003 e da versarsi in un’unica soluzione, è determinato in ragione di euro 16.506.614,30 di cui: euro 2.607.071,92 per l’anno 1998; euro 2.627.743,46 per l’anno 1999; euro 2.667.952,63 per l’anno 2000; euro 2.740.869,77 per l’anno 2001; euro 2.811.088,66 per l’anno 2002; euro 3.051.887,86 per l’anno 2003.

Agli importi di cui al comma precedente, limitatamente a ciascuna delle annualità dal 1998 al 2002, sono altresì applicati gli interessi legali nella misura vigente nel tempo e con decorrenza, per ciascuna annualità, dal 1° gennaio successivo alla annualità di credito maturata e fino al 31 dicembre 2002, come di seguito specificato:
euro 312.897,59 per l’anno 1998; euro 243.595,10 per l’anno 1999; euro 176.218,27 per l’anno 2000; euro 82.226,09 per l’anno 2001.

La componente di contributo compensativo a ristoro dei costi dei servizi da erogare, posta in via continuativa a carico del bilancio dello Stato, è calcolata, con i criteri indicati dall’art. 3, sulla base delle misurazioni dei consumi a consuntivo effettuate e autocertificate semestralmente dal soggetto gestore ed è corrisposta con decorrenza dall’anno 2004 dietro presentazione di relativa nota di credito.

Le somme previste dai commi precedenti sono erogate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a favore dei soggetti risultanti creditori con imputazione al capitolo 1366 u.p.b. 2.1.2.8. Centro di responsabilità n. 2 Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio, per le politiche del personale e gli affari generali, dello stato di previsione della spesa dello stesso Ministero per l’anno 2004 e successivi.



CONSIDERAZIONI PERSONALI:

Ma una bella sollevazione popolare e pompare le acque reflue direttamente in S.Pietro? no dico, io personalmente non voglio che lo stato vaticano ESISTA, e loro non solo mangiano ma cagano anche a spese mie? ma siamo pazzi?

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